Il sistema nazionale "è allenato per rispondere alle emergenze e può funzionare per ogni evenienza, l'importante è non sottovalutare i sintomi e non arrivare ad una diagnosi tardiva". Ad affermarlo è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive "Spallanzani" di Roma, che in merito al diffondersi della epidemia di Ebola in Africa rassicura: "Il virus non è presente in Italia e non desta reali preoccupazioni per il nostro Paese".

Ad ogni modo, ecco i consigli degli esperti per prevenire ed intervenire nel caso di virus Ebola, ma anche di altre infezioni, in particolare se si viaggia in Africa.

- Il periodo di incubazione di Ebola va da 2 a 21 giorni.

- I sintomi sono: febbre alta, nausea, vomito e diarrea, fino ad arrivare ad emorragie diffuse.

- Il contagio avviene solo nel momento in cui si manifestano i sintomi e soltanto per contatto con i fluidi corporei del paziente, mai per via aerea.

- Chiedere ai primi sintomi subito assistenza medica e riferire di contatti e posti in cui si è stati.

- Se si hanno sospetti, rivolgersi al Centro malattie infettive e tropicali della propria città.

- Lavare spesso le mani e gli indumenti: candeggina, luce solare o asciugatura uccidono il virus Ebola come altri virus.

- Cucinare bene i cibi in particolare quelli di origine animale e mangiare frutta perfettamente integra, cioè che non rischia di essere stata contaminata dai morsi dei pipistrelli della frutta (che si sospetta veicolino il virus).

- Sul portale del Ministero della Salute, una scheda con 15 domande e risposte offre ulteriori consigli per chi deve viaggiare o è di rientro dall'estero.

- Fondamentale un intervento precoce appena si manifestano i sintomi, è questa la sola possibilità per abbassare la mortalità del virus Ebola, che è del 90%.
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