"Se saremo attaccati risponderemo sicuramente". Questa la decisa dichiarazione di Serghiei Lavrov, ministro degli Esteri russo, nel corso di un colloquio con la stampa in merito alla crisi con l'Ucraina. "Se i nostri interessi, i nostri legittimi interessi, gli interessi dei russi saranno attaccati direttamente, come lo sono stati per esempio in Ossezia del Sud non vedo altra soluzione che rispondere in linea con il diritto internazionale". Il riferimento è alla guerra lampo combattuta nell'estate 2008 dal Cremlino contro la Georgia. Il capo della diplomazia di Mosca ha quindi sottolineato che le truppe dell'ex Urss non hanno oltrepassato la frontiera con l'Ucraina, come sostiene il governo di Kiev. Sulla situazione tesa tra filoucraini e filorussi nella regione di Donetsk, Lavrov ha poi ribadito che "un attacco ai cittadini russi è un attacco alla Federazione russa".
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