"Questo è un buon giorno per l'America": così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha aperto la cerimonia alla Casa Bianca per la consegna di medaglie al valore, parlando della morte di Osama bin Laden. Oggi, ha aggiunto, "il mondo è più sicuro" e gli Stati Uniti hanno mantenuto il proprio impegno di "veder fatta giustizia".

"Come comandante in capo non potrei essere più orgoglioso e fiero dei nostri uomini e donne in uniforme", ha affermato Obama, complimentandosi pubblicamente anche con il segretario della Difesa, Robert Gates, e con il capo degli stati maggiori congiunti delle forze armate americane, Mike Mullen. "Senza di loro, senza il loro straordinario lavoro, non avremmo potuto raggiungere questo risultato" ha detto.

L'OPERAZIONE - Una "piccola squadra" di Navy Seals, i leggendari incursori della Marina Usa, intervenuta in piena notte ad Abbottabad, in Pakistan, ha ucciso in un blitz Osama bin Laden. Nello scontro sono stati uccisi altri tre uomini e una donna, probabilmente una delle mogli del ricercato numero uno, mentre altre due sono rimaste ferite. La moglie di Osama si trovava in una posizione tale "da servire da scudo" umano, ha spiegato in una conferenza stampa John Brennan, il consigliere antiterrorismo della Casa Bianca, ma non è chiaro se sia stata lei a piazzarsi tra il tiratore e il ricercato numero uno, o se Bin Laden (oppure uno dei suoi figli) l'ha usata espressamente come scudo umano. Nell'operazione, durata 40 minuti, gli Usa hanno perso uno dei due elicotteri con i quali hanno compiuto il blitz.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha seguito l'operazione minuto per minuto dalla Situation Room della Casa Bianca. I dettagli del raid sono stati forniti ufficialmente dall' Amministrazione Usa, che ha convocato in piena notte una 'conference call' alla quale hanno partecipato "dirigenti americani" di cui volutamente l'amministrazione per ragioni di sicurezza non ha reso noti né i nomi né l'incarico. L'operazione è iniziata lo scorso 29 aprile, dopo cinque briefing tenuti tra fine marzo e aprile, ai quali ha partecipato "un numero molto ristretto di persone". I briefing erano stati convocati per valutare l'attendibilità crescente di informazioni di intelligence raccolte fin dal settembre scorso, e di cui Obama era stato tenuto al corrente sistematicamente. Tutte puntavano nella stessa direzione: "Vi erano fondate ragioni per ritenere che Bin Laden si nascondesse in un edificio di Abbottabad", in Pakistan. Ma la conferma definitiva è venuta solo quando i Navy Seals hanno fatto irruzione nel rifugio e lo hanno ucciso. Il test del dna ha successivamente confermato che si tratta proprio di lui. Dopo un viaggio di una quarantina di minuti su due elicotteri, probabilmente partiti dall' Afghanistan, ad Abbottabad i Navy Seals - 20-25 uomini secondo Fox News, che azzarda una cifra - sono penetrati nell'iperprotetta villa-nascondiglio, lo hanno ucciso con un colpo in faccia e sono volati via con il suo corpo, perdendo nell'azione uno dei due velivoli.

I PUNTI CHIAVE - Sono stati dapprima individuati alcuni del 'corrieri' dello 'sceicco del terrore', in particolare uno, di cui i detenuti post-11 settembre avevano fornito il nome di battaglia". L'uomo è stato seguito per mesi, fino a quando è stata individuata con certezza l'area in Pakistan in cui operava. Da lì l'intelligence Usa è giunta all' edificio di Abbottabad. "Quando siamo entrati, siamo rimasti scioccati da ciò che abbiamo trovato - ha detto una fonte: un edificio unico, otto volte più grande delle altre case, costruito nel 2005, accesso vigilato, un valore approssimativo di un milione di dollari, ma nessun telefono né collegamento a internet". I Navy Seals sono entrati in azione seguiti da Washington da Obama in persona. Bin Laden è stato sepolto in mare. Prima della sepoltura, intorno alle 07:10 (ora italiana) è stato celebrato un tradizionale funerale islamico a bordo della portaerei americana Carl Vinson, nelle acque settentrionali del Golfo Persico.
© Riproduzione riservata