Cagliari e la Sardegna intera salutano oggi Aldo Baldasso, morto all'età di 97 anni, ultimo superstite della corazzata Roma ed ultimo testimone di una delle pagine più tristi e drammatiche della storia della Marina Militare Italiana e della Seconda Guerra mondiale.

Baldasso viveva a Pirri con la moglie Gina e la figlia Paola. Più volte aveva raccontato, anche sulle pagine de L'Unione Sarda, quell'immane tragedia consumatasi a una ventina di miglia a nord dell'Asinara. E che non sarebbe comunque riuscita a spegnere l’amore per la Sardegna di un giovane piemontese appena 23enne, imbarcatosi a La Spezia fra timori e speranze all’alba di quel drammatico giovedì 9 settembre 1943.

Erano infatti le 3 del mattino del 9 settembre 1943 quando, a poche ore dall’annuncio radiofonico della firma dell'armistizio di resa, la Nave Regia Roma, una supercorazzata armata accompagnata da 23 unità navali della flotta italiana e comandata dall'ammiraglio in capo Carlo Bergamini , mollava gli ormeggi dalla base di La Spezia per intraprendere, in direzione La Maddalena e come richiesto dagli Alleati, quello che sarebbe stato il suo ultimo viaggio.

Nel pomeriggio la flotta venne bombardata con un carico esplosivo di 1400 chili, sganciati da un aeroplano tedesco, un Dornier Do 217 K-2: si contarono 1352 caduti e 622 superstiti.

Il relitto della Roma sarebbe poi stato rinvenuto, adagiato su un fondale a circa 1000 metri di profondità e a 16 miglia dalla costa, solo il 28 giugno 2012 e grazie a un robot sottomarino, il "Pluto Palla", progettato dall'ingegnere Guido Gay.

I funerali di Aldo Baldasso si svolgono oggi nel cimitero di San Michele a Cagliari.

Cordoglio è stato espresso dal Capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio Valter Girardelli, oltre che "la vicinanza, sua personale e di tutta la Forza Armata".

(Unioneonline/v.l.)

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