Forse c'è una pista segreta, nell'omicidio di Antonello Pisano: la polizia la starebbe seguendo in sordina, convinta che l'agguato mortale di Capoterra non sia stata una spedizione punitiva finita male, solo per il furto di un motorino. Dietro ci sarebbe qualcos'altro. Il movente che ha spinto gli assassini ad attirarlo in trappola, massacrarlo a calci e pugni, per poi finirlo a colpi di pietra, sarebbe molto più pesante di un semplice furto di un motorino.

LA SVOLTA Sabato scorso, sembrava giunta la svolta: due persone sono state portate in caserma ed è stata sequestrata anche un'auto simile a quella che aveva portato via Antonello da casa, per poi non ritornare più. Ma nessuno è stato arrestato. Gli investigatori hanno la bocca cucita.

LA FAMIGLIA "Neanche noi sappiamo qualcosa, non ci hanno detto nulla" ammette Patrizia Panduccio, moglie di uno degli otto fratelli di Tony. Fu lei a dare l'allame della scomparsa del cognato. "Tutti noi stiamo ancora sulle spine", ha aggiunto.
© Riproduzione riservata