E' iniziato oggi, dopo una serie di rinvii, il dibattimento del processo davanti ai giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Cagliari per il presunto tentativo di sequestro dell'imprenditore Alessandro Podda, titolare del caseificio Podda Formaggi di Sestu. Alla sbarra c'è Niveo Batzella, già condannato all'ergastolo in primo grado per omicidio e sotto processo per un altro, in questo processo è accusato di aver cercato di organizzare il sequestro di persona a scopo di estorsione dell'imprenditore. Difeso dall'avvocato Riccardo Floris, Batzella è considerato dalla Procura del capoluogo il capo di una banda che negli anni avrebbe messo a segno anche rapine e altri gravi reati. In abbreviato, invece, avevano scelto di essere giudicati il nipote Gianfranco Batzella (che ormai da tempo sta aiutando la Procura a ricostruire i tanti reati per i quali è sospettato lo zio e la sua banda) ed Efisio Mereu, dipendente del caseificio Podda, ritenuto il basista del presunto di sequestro. E oggi davanti al collegio presieduto da Mauro Grandesso sono stati sentiti il direttore del caseificio e alcuni carabinieri che hanno ricostruito alcuni episodi avvenuti a ridosso del tentato sequestro. Il processo riprenderà l'8 gennaio, ma con già fissate udienze per il 4 febbraio ed il 10 marzo 2015 per l'esame di Gianfranco Batzella e Efisio Mereu, qui in qualità di testimoni assistiti.
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