I commercianti percepiscono peggiorata la situazione della criminalità nell'Isola e vedono aumentati l'abusivismo, i furti, la contraffazione, le rapine, l'usura, le tangenti negli appalti e le estorsioni. È quanto emerge dallo studio realizzato da Confcommercio Sardegna, con il supporto di Gfk Eurisko, e diffuso oggi nell'ambito della Giornata della legalità. Intervistati 162 operatori che hanno risposto alle domande legate appunto alla percezione dei crimini. Per il 40% dei commercianti isolani la situazione è peggiorata, la media nazionale si attesta invece al 47%. Abusivismo in crescita per il 55% degli intervistati, seguito a ruota dai furti (44%) e dalla contraffazione (41%). Il prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida ha comunque precisato come non ci sia una diretta correlazione tra i reati percepiti e quelli effettivamente compiuti. Nel periodo compreso tra gennaio e settembre di quest'anno, secondo i dati della Prefettura, i furti in abitazione sono calati del 14,62% rispetto allo scorso anno, 222 casi contro 260. In calo del 9,54% anche i 'colpì ai danni di esercizi commerciali. Discorso analogo per le rapine ai negozi: dieci quelle messe a segno nel periodo preso in esame contro le 14 del 2013. Sul fronte della contraffazione nei primi dieci mesi dell'anno la Guardia di finanza ha eseguito 250 interventi, oltre 450 i denunciati, sequestrati 620mila pezzi illegali per un valore di quattro milioni e mezzo di euro. "I primi che non devono comprare la merce contraffatta sono i cittadini - ha sottolineato il presidente regionale di Confcommercio, Agostino Cicalò - bisogna diffondere la cultura dell'educazione su questo tema e allo stesso tempo è fondamentale il ruolo dei commercianti: denunciare la contraffazione è un dovere, noi siamo pronti a sostenerli". Per quanto riguarda la prevenzione, è in fase di rinnovo il protocollo tra Confcommercio e Prefettura. "L'intento - ha spiegato il prefetto - è quello di creare un percorso comune a maggior tutela del cittadino come imprenditore e commerciante, un ponte operativo di collaborazione". Al protocollo prenderanno parte direttamente i commercianti. Non solo. "A Nuoro sono stati già avviati i corsi di formazione per gli esercenti per spiegare loro come comportarsi in caso di rapina - ha ricordato Cicalò - discorso analogo sarà fatto anche a Cagliari".
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