Via libera all'istituzione di 15 borse di studio per la frequenza delle Scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari (174.052,35 euro annuali) e a 20 borse di studio per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline non mediche delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia ospedaliera (232.069,80 per tre anni). Lo ha deciso la Commissione Sanità del Consiglio regionale, che però ha sospeso il parere sulle 102 borse di studio per le discipline mediche delle Scuole di specializzazione di Cagliari e Sassari per 2,550 milioni all'anno. La richiesta di sospensione è stata chiesta dalla minoranza, dopo che sia l'opposizione sia alcuni consiglieri della maggioranza avevano sollevato l'esigenza di tutelare i giovani sardi nell'accesso alle scuole. "La norma ministeriale - ha spiegato il presidente dell'organismo, Raimondo Perra (Psi) - prevede che possano accedere alla graduatoria per le borse di studio regionali i cittadini sardi, i figli degli emigrati sardi e chi ha la residenza in Sardegna al momento della stipula del contratto. Il ministero non ha, infatti, recepito la norma regionale che prevedeva la residenza in Sardegna da almeno sei anni, mentre ha accolto le disposizioni del Veneto, del Trentino Alto Adige e della Valle d'Aosta". Perplessità condivisa dall'assessore della Sanità Luigi Arru, oggi sentito in audizione, che ha chiarito di aver sollecitato da mesi, senza avere risposta, il ministero affinché correggesse il decreto con l'inserimento delle norme regionali. "Se avessimo votato - ha spiegato il vice presidente della Commissione, Marcello Orrù (Psd'Az) - avrei votato sicuramente contro, perché non sono d'accordo che possano accedere alle Scuole cittadini non sardi".
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