Questa mattina a Olbia i dipendenti in lotta contro i licenziamenti hanno portato il loro sostegno ai giornalisti e ai tecnici dell'emittente televisiva 5 Stelle Sardegna, i cui lavoratori sono in cassa integrazione da oltre quattro anni e da 6 mesi sono in stato di agitazione permanente. Sotto la torre faro dell'aeroporto Costa Smeralda, diventata ormai il simbolo della protesta a 35 metri di altezza, è invece arrivata una delegazione di una cinquantina di operai dell'Alcoa di Portovesme.

"Siamo qui non solo per solidarietà, ma per lanciare un appello alla politica - ha spiegato Rino Barca della Fim Cisl - Le istituzioni si devono rimboccare le maniche e darsi da fare per sbloccare le tante vertenze aperte, dal sud al nord della Sardegna. Sono numerose le imprese, come Meridiana, che stanno soffrendo e che attendono dalla politica un'inversione di tendenza che, però, tarda ad arrivare". Al suo 27esimo giorno di protesta, il pilota Andrea Mascia ha accolto con entusiasmo il gruppo di caschetti. "Da qui parte una preghiera disperata alle istituzioni - ha ribadito l'"irriducibile" che da due giorni presidia da solo la sommità della torre dopo l'abbandono del collega, l'assistente di volo Alessandro Santocchini - Quello che stiamo vivendo è un dramma finora controllato, ma rischia di sfuggire dalle mani se continuerà ad essere ignorato. Quando si perdono migliaia di posti di lavoro, le istituzioni hanno il dovere di capire che devono intervenire". Domani la trattativa tra le organizzazioni sindacali e il management della compagnia aerea proseguirà a Olbia con l'apertura del tavolo tecnico per gli esuberi di Meridiana Maintenance, mentre mercoledì 12 sarà la volta di Meridiana Fly.
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