La richiesta era stata inoltrata dall'Istituto prima dell'inizio dell'anno. Si manifestava l'esigenza di attivare la classe, in deroga alle disposizioni ministeriali, per venire incontro alle esigenze delle famiglie degli studenti iscritti: undici alunni che devono adempiere all'obbligo scolastico, tra cui un disabile. Da allora non è arrivata nessuna risposta.

Gli studenti degli istituti superiori che hanno sede a Bono (Scientifico, Tecnico e Agraria) hanno deciso di protestare. Se la classe non venisse concessa, le alternative per i loro compagni sarebbero poche: potrebbero trasferirsi in un istituto a Nuoro o in un'altra città. I costi dei trasporti sarebbero eccessivi (66 euro e più mensilmente) e graverebbero sulle famiglie dei ragazzi. C'è anche il rischio che alcuni di loro abbandoni gli studi. In questo caso non sarebbe garantito il diritto allo studio.

Il sindaco Michela Sau ha sottoscritto insieme agli studenti in sciopero un appello che è stato inviato all'assessore regionale all'Istruzione Claudia Firino. Un'interpellanza è stata presentata anche dai consiglieri del gruppo Sardegna Vera, con primo firmatario il consigliere di Bono Gaetano Ledda e sottoscritta dai colleghi Arbau, Azara e Perra.
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