In Sardegna sono circa 1.300 le donne che si sottopongono a un intervento chirurgico dei quali il 30% riguardano una mastectomia, con un'incidenza bassissima - il 15% - di pazienti che si sottopongono alla ricostruzione della mammella. Per sensibilizzare le donne alla possibilità di poter effettuare un intervento di ricostruzione e per effettuare una visita gratuita, la Asl di Cagliari - in particolare l'unità complessa di oncologia chirurgica dell'Ospedale Businco e la Lega Italiana per la lotta ai tumori hanno organizzato per il 15 ottobre il Bra Day, aderendo alla giornata internazionale per la consapevolezza sulla ricostruzione mammaria. "La diagnosi di tumore sconvolge e proporre un intervento demolitivo cambia la vita anche su questioni pratiche come indossare alcuni tipi di vestiti o il costume da mare, oltre ad avere ripercussioni nella vita di relazione - spiega Carlo Cabula, chirurgo oncologico e referente per il Bra Day - il 15 ottobre apriremo i nostri ambulatori alle donne che sono già state sottoposte ad un intervento demolitivo e a quelle che hanno avuto anche un intervento conservativo e che presentano deformità, deviazioni e infossamenti nel seno per informarle sulla possibilità di effettuare un intervento di ricostruzione". All'Oncologico di Cagliari è attiva la Breast Unit, che può contare su personale specializzato e può proporre alle donne un percorso diagnostico e terapeutico multidisciplinare. L'iniziativa si inserisce tra quelle proposte ad ottobre dalla Lilt nel mese dedicato alla prevenzione dei tumori. Il direttore sanitario della Asl di Cagliari, Ugo Storelli, ha spiegato che "la Asl si sta organizzando distribuendo una serie di servizi nel territorio, a Decimomannu, Senorbì, Muravera, Isili e Quartu".
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