I ladri dopo aver scavalcato il muro di recinzione hanno raggiunto il portone centrale tentando di aprirlo con un piede di porco. Viste le difficoltà hanno infranto il lucernaio entrando da quella fessura a quasi due metri di altezza. Non avevano però tenuto conto della lungimiranza dei priori del comitato, che avevano almeno già da una settimana provveduto a mettere al sicuro i tanti ori votivi per cui, abbattuto il vetro della teca con una mazza, non hanno potuto far altro che arraffare frettolosamente una collana, una spilla e un anello per poi scappare.

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Luca Urgu, con tutti i dettagli della notizia, su L'Unione Sarda oggi in edicola.
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