Ha chiesto scusa ai servizi sociali la mamma che aveva lasciato la figlia sola a casa, in una cittadina del cagliaritano, per andare a lavorare fuori dalla Sardegna. Intanto la piccola (come riferisce L'Unione Sarda in edicola oggi) è stata affidata dal giudice all'assessore ai Servizi sociali, Anna Crisponi, che già nelle prossime ore firmerà i primi decreti sostitutivi e nominerà un legale per tutelare gli interessi della piccola.

LA LETTERA - Dopo alcune interviste televisive e sui giornali nelle quali la donna si era difesa con forza, negando di aver abbandonato la figlia ("Era affidata ad alcuni miei vicini di casa") e scagliandosi contro le assistenti sociali che le avevano portato via la bambina, ora il suo avvocato Daniele Condemi, ritenendo forse dannose le dichiarazioni della sua assistita, le ha consigliato "il silenzio stampa". E' stato lo stesso legale a scrivere ai servizi sociali per conto della donna che "mio tramite, si pone subito a disposizione". Ieri, intanto, era arrivato il provvedimento del Tribunale dei Minori che aveva sospeso la potestà genitoriale della donna. "Sono certo comprenderete - scrive l'avvocato - la disperazione della madre, la quale sia chiaro dovrà dare le dovute spiegazioni e seguire le vostre indicazioni per il bene della minore e per il giusto rapporto madre-figlia. E' una brava persona e lo farà".

Pronta a fornire spiegazioni, ma anche a scusarsi. "Vorrà accettare le scuse della signora - scrive il legale al capo degli assistenti sociali - la quale deve, anche questo è integrazione, accettare e rispettare il giusto operato dei servizi, i quali si muovono correttamente e onestamente, nell'interesse della minore: questo non deve essere minimamente posto in dubbio dalla mia cliente e da nessuno". La madre - precisa il suo avvocato - non ha nulla da contestare ai servizi sociali "ai quali semmai si affida per il superamento delle problematiche contestate, dimostrerà di osservare i doveri genitoriali". "Nulla si deve e si può contestare - conclude la lettera del difensore - a chi è intervenuto per il bene della piccola". La mamma chiede dunque scusa e si mette a disposizione per il percorso che le consentirà, dopo le valutazioni del Tribunale dei Minori, di riabbracciare definitivamente la figlia.
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