È stretta finale su Alcoa. Il nodo sui costi dell'energia su cui si gioca la partita per il riavvio dello stabilimento di Portovesme sta per essere sciolto. "Entro la prossima settimana verrà siglato il memorandum di intesa che fissa il prezzo medio dell'energia competitivo a livello europeo", confermano i sindacati, a margine della riunione lampo che la task force (di cui fanno parte con Governo e Regione) ha avuto al ministero dello Sviluppo Economico, a Roma. Anche se non c'è ancora una data certa sulla firma, Mario Ghini, segretario nazionale Uilm parla di un passo avanti: "Sebbene il clima sulla vertenza Alcoa sia sereno e variabile, proprio come quello che sta accompagnando l'estate, la disponibilità dell'Enel a confrontarsi sulle tariffe energetiche rappresenta un percorso di ottimismo per il riavvio dello stabilimento". "Oggi c'è stato un incontro tecnico, ma quello che posso dire è che si continua a lavorare in una condizione delicata e difficile", aggiunge Gianni Venturi della Fiom Cgil: "Dopo la sigla del memorandum, sarà importante la trattativa diretta tra Alcoa e Glencore, con una manifestazione scritta della multinazionale anglo-svizzera che palesi una volta per tutte la sua volontà ad acquisire l'azienda".

Secondo Marco Bentivogli, segretario nazionale Cisl, la vertenza Alcoa "è lo specchio amplificato della difficoltà che vivono le industrie italiane dove quelle che si occupano di produzione energivora sono gravemente colpite. Il prezzo elevato dell'energia, l'inattività totale delle istituzioni per rendere competitiva la tariffa e la scarsa disponibilità degli investitori sono stati i nemici per la produzione di alluminio in Sardegna e nel resto della Penisola, dove dallo scorso novembre non si produce più nemmeno un grammo del metallo".

Roberta Floris
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