Ma anche per vincere la sfida per Cagliari capitale europea della cultura del 2019. La proposta arriva da un gruppo di consiglieri comunali del capoluogo, Giovanni Dore (Sardegna Pulita), Enrico Lobina (Sinistra) e Marco Murgia (Pd): depositata una deliberazione di indirizzo in Municipio.

Per quanto riguarda la sfida con le altre cinque città italiane rimaste in corsa si potrebbe cominciare - è stato suggerito - con la traduzione in sardo del sito ufficiale di Cagliari capitale europea della cultura. Obiettivo generale: un piano per la tutela e la rigenerazione della limba.

Quattro punti chiave. Primo, la trasmissione della lingua sarda con lo sviluppo dell'insegnamento nelle scuole cagliaritane. Un programma che prevede la sensibilizzazione delle direzioni didattiche e dei genitori. Secondo punto: costituire un fondo di testi scritti in sardo in tutte le biblioteche comunali. E valorizzare la produzione culturale e letteraria contemporanea in limba. Terzo, visibilità della lingua: sardo, insomma, sempre più presente nella comunicazione istituzionale e pubblica. E anche nella segnaletica. Quarto, promozione di una rete, su scala nazionale e internazionale, delle istituzioni che mettono in atto politiche per il bilinguismo. Individuando risorse dei fondi europei per politiche di valorizzazione delle culture locali e delle lingue regionali.
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