Nuovo fronte polemico tra maggioranza e opposizione: questa volta a dividere gli schieramenti è il caso Tuvixeddu, dopo la conferma che la Regione dovrà pagare 78 milioni di euro come indennizzo per la mancata realizzazione sul colle archeologico del progetto immobiliare della società Coimpresa di Gualtiero Cualbu. Già ieri sera il governatore Ugo Cappellacci se l'era presa con Renato Soru per i vincoli imposti sull'area dal Piano paesaggistico che ora la Giunta di centrodestra vuole profondamente modificare. E oggi contro l'ex presidente della Regione tornano alla carica i Riformatori. "I sardi - attacca il coordinatore Michele Cossa - continuano a pagare i disastri della Giunta Soru-Pigliaru: ora la Regione, a causa del blocco illegittimo a Tuvixeddu, sarà costretta a pagare ben 76 milioni di euro che potevano essere utilizzati per costruire 40 nuove scuole in Sardegna o mettere a posto ben 200 istituti. Non è bastata - insiste l'esponente della maggioranza - una gestione fallimentare di cinque anni di malgoverno della Giunta Soru-Pigliaru che ha portato al blocco dell'intera Sardegna con divieti insensati e inutili, non è bastato il regalo fatto allo Stato, caricando sulle spalle della Regione la sanità, la continuità territoriale e il trasporto pubblico locale in cambio della promessa di darci qualche soldino in più, adesso i sardi e i nostri giovani devono pagare il conto salatissimo di una decisione senza senso e frutto di arroganza". Immediata la replica del Pd. "Michele Cossa si preoccupi di giustificare i 140 milioni di euro in più per i costi dei farmaci che la Giunta, che lui ha sostenuto, ha speso ogni anno per cinque anni, perché con quei soldi avremmo potuto costruirci 80 nuove scuole", ribatte il segretario regionale dei democratici Silvio Lai, imputando all'esecutivo di centrodestra di non aver cancellato i consigli di amministrazione degli enti, di aver commissariato le Province e le Asl, di aver finanziato "improbabili realty" e di non aver messo un euro per bonifiche. "Ecco - incalza Lai - spieghi tutto questo e quali sono i motivi per cui questi soldi sono stati sprecati o dirottati da altre parti. Forse scoprirà che, rispettando il giudizio espresso ieri, perlomeno c'erano ragioni e valori più alti per i quali se la Giunta Soru ha sbagliato, lo ha fatto per un bene generale e non per qualche sostenitore". Sugli sviluppi del caso Tuvixeddu interviene anche il Gruppo d'intervento giuridico. "Il presidente della Regione Ugo Cappellacci, ricandidato alla carica nelle elezioni del 16 febbraio, ne approfitta per prendersela con il Piano paesaggistico di Soru, a suo dire causa della soccombenza: è falso - sottolinea il portavoce del Grig Stefano Deliperi - perché le disposizioni del Ppr sono state definitivamente riconosciute legittime anche riguardo Tuvixeddu dai Giudici amministrativi. Le motivazioni dell'arbitrato poggiano invece esclusivamente sull'annullamento del precedente vincolo paesaggistico. Ciò significa che attualmente in pratica a Tuvixeddu non si può mettere un altro mattone".
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