Protagonisti della protesta sono stati dieci rifugiati, titolari di protezione internazionale, che dopo aver ricevuto il permesso di soggiorno, sono stati invitati ad abbandonare l'albergo in cui erano ospitati. I rifugiati, dal 31 dicembre, si trovano quindi senza fissa dimora. Su Facebook è stata aperta una pagina, "La panchina dei rifugiati" che intende supportare la causa delle persone che vivono la situazione di difficoltà derivante dalle pratiche amministrative che lo status impone. Tra le tante procedure da affrontare c'è quella che richiede l'iscrizione al servizio sanitario nazionale, obbligatoria anche per i rifugiati. "E' una delle tante procedure - si legge in un comunicato del Presidio di piazzale Trento che sostiene la protesta - semplice per i cittadini e i parlanti in lingua italiana, ma complesse per non ha mai avuto a che fare con la pubblica amministrazione".
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