Cappellacci all'epoca dei fatti era nel Cda dell'azienda. Chiesti tre anni anche per l'ex amministratore Tonino Tilocca (attuale presidente della finanziaria regionale Sfirs). Sono le principali richieste di condanna del pm Giangiacomo Pilia al processo per il crac della municipalizzata di Carloforte, isola sulla costa sud occidentale della Sardegna. Davanti al Gup di Cagliari, Roberta Malavasi, oggi è iniziata la discussione.

Il presidente della Regione, difeso dall' avvocato Guido Manca Bitti, è tra gli imputati avendo presieduto il Cda della Municipalizzata dal 2003 al 2006. L'inchiesta del pm era stata aperta dopo la scoperta di un passivo di circa 2 milioni di euro. Sotto la lente della Procura erano finiti gli esercizi dal 2003 al 2006, in particolare alcune voci su costi pubblicitari e di progettazione e trasferimenti di denaro dal comune di Carloforte per l'acquisto di mezzi e attrezzature.

La procura, per gli altri imputati, ha chiesto due anni e 10 mesi per Caterina Simonetti, due anni e otto mesi per Battista Rivano, due anni e sei mesi per Achille Rivano, due anni e tre mesi per Paolo Brigaglia e Francesco Luxoro, ex amministratori; mentre due anni per l'allora sindaci della società Caterina Arca e Roberto Neroni. Il processo è stato aggiornato al 19 novembre con le arringhe dei difensori.

A Roma invece il pubblico ministero Mario Palazzi ha sollecitato al Tribunale di Roma il rinvio a giudizio per Cappellacci e altre 16 persone, accusate di aver fatto parte della cosiddetta P3, organizzazione che avrebbe puntato a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali.

LE PAROLE DEL GOVERNATORE - "Resto totalmente fiducioso nella magistratura", ha detto il Governatore. Cappellacci, come riportato dall'Ansa, è certo che verrà dimostrata la sua innocenza. "Lungo la strada - ha dichiarato - il presidente della Regione - sono cadute e stanno cadendo molte delle iniziali ipotesi accusatorie e quanto rimasto attiene più a problemi di tipo formale e giuridico interpretativo che di sostanza. Ogni volta che la mia attività è stata oggetto di indagini degli inquirenti i procedimenti si sono sempre conclusi con il riconoscimento della mia estraneità ai fatti. Sono sicuro che anche in tali casi potrà essere dimostrato altrettanto".
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