La tragedia si era verificata al sesto pettine del litorale di Platamona, e il giovane era deceduto durante il trasporto in ospedale a Sassari. Dopo due mesi di indagini i carabinieri del comando provinciale di Sassari hanno ricostruito le ultime ore di vita del giovane, ascoltando il racconto di decine di testimoni da cui è emerso che quella notte tra i ragazzi in spiaggia per il party di musica techno-house, ci fu un grosso consumo di alcol e di droga, dalla cannabis all'Lsd, dall'hascisc alla ketamina.

A breve l'esito dell'esame tossicologico, disposto dal sostituto procuratore Elisa Loris, fornirà agli inquirenti la precisa composizione chimica del miscuglio di sostanze che ha determinato la morte del giovane.

A dare l'allarme erano stati gli amici che avevano passato la notte di festa con lui in spiaggia. Francesco Nonna aveva fatto un tuffo in mare verso le tre del mattino e subito dopo aveva iniziato a stare male. Alle sette il suo cuore si era fermato. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di Porto Torres. Quando i militari si erano presentati nel luogo del party c'erano ancora 150 persone.

A breve sul registro degli indagati della Procura potrebbero finire i responsabili della cessione della droga che avrebbe stroncato il giovane volontario con l'accusa di morte come conseguenza di altro reato.
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