L'iniziativa è stata presentata questa mattina a Oristano dall'assessore regionale all'Agricoltura Oscar Cherchi, dal direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e dai rappresentanti della Sfirs.

LA PRESENTAZIONE - "In un momento di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo, con una mortalità aziendale piuttosto elevata questo è uno strumento molto importante - ha sostenuto l'assesore Cherchi - che la Regione ha voluto promuovere e che consente alle aziende di restare sul mercato".

L'assessore ha spiegato che "per dieci anni le aziende restituiranno il costo dell'impianto, ma poi riceveranno anche dal Gestore della rete elettrica, il Gse, quelle risorse che possono mantenere in piedi e dare sussistenza a un'attività agricola".

IL FUNZIONAMENTO - Col Fondo di garanzia, infatti, il Banco di Sardegna potrà concedere alle imprese dotate dei requisiti essenziali i finanziamenti necessari alla realizzazione e messa in opera degli impianti, mentre la Sfirs potrà garantire per mezzo dello stesso Fondo, la parte del prestito fino a un milione e 500 mila euro per impresa. In particolare, come ha spiegato il direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, l'operazione può prevedere "il finanziamento al 100 per cento di un impianto microeolico sino a 60 Kw. All'imprenditore non viene chiesto nulla, viene finanziata anche tutta la fase di progettazione, la Sfirs interviene con una garanzia dell'80 per cento mentre il 20 per cento del rischio se lo assume il Banco".

Quando si ha l'autorizzazione all'allacciamento da parte del Gse, la garanzia della Sfirs verrà meno e quindi diventerà tutto rischio del Banco di Sardegna, che farà un finanziamento al 100 per cento della durata massima di 10 anni, con la garanzia della cessione del canone del Gse al Banco. All'imprenditore possono restare annualmente dai 6 agli 8 mila euro, dipende dall'esposizione al vento.

Una volta ultimato di pagare il finanziamento in dieci anni, l'imprenditore rientrerà in possesso del canone del Gse, che significa almeno 40 mila euro l'anno di ricavi aggiuntivi.

Valeria Pinna
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