Doveva essere un intervento di routine, ma si è trasformato in tragedia. Secondo alcuni testimoni, Tommasina De Laurentiis, 25 anni, è stata operata quando era già morta. A dirlo sono due anestesisti dell'ospedale Sant'Anna di Boscotrecase (Napoli), dove la donna è stata sottoposta a un intervento in laparoscopia per la rimozione della colecisti ma durante in quale sarebbe deceduta a seguito della rottura dei vasi sanguigni, tranciati per errore.

L'inchiesta, avviata dalla Procura di Torre Annunziata, mira a chiarire quanto accaduto durante l'operazione; cinque i medici indagati: il primario di chirurgia, un assistente e tre anestesisti. Dalla prima autopsia non erano emersi elementi utili, così il magistrato ne ha disposto una seconda, la quale ha confermato la presenza di una sutura chirurgica dei vasi, ma senza poter stabilire se sia stata effettuata prima o dopo la morte. A parlare ora sono due anestesisti: "Alle 14.30 dichiarammo il decesso, Tommasina aveva ancora l’addome aperto e il chirurgo continuava a suturare, ricevendo dagli infermieri un enorme quantitativo di fili di sutura". Quegli attimi concitati, tra le 13.45 e le 14.30 dell'8 marzo 2013, sono raccontati anche da un altro anestesista: "Il chirurgo continuava ad applicare punti di sutura anche dopo che la paziente era andata in arresto cardiaco e anche dopo la constatazione dell’avvenuto decesso".
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