Corruzione. Questa l'ipotesi di reato con cui Giulio Tremonti è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano. La notizia è riportata dal Corsera. Secondo cui lo studio tributarista dell'ex ministro dell'Economia del governo Berlusconi avrebbe ricevuto, nel 2009, un versamento di 2,4 milioni da Finmeccanica, società controllata proprio dal Tesoro. Per i pm tale versamento sarebbe servito ad "ammorbidire" il parere negativo, da parte del ministero, sull'acquisto per 3,4 miliardi di euro della società statunitense Drs fornitrice del Pentagono. La tangente - scrivere il quotidiano - sarebbe stata veicolata dietro lo schermo di una parcella professionale liquidata da Finmeccanica a saldo di un'apparente consulenza allo studio "Vitali Romagnoli Piccardi & Associati", fondato proprio da Tremonti. Nella sede milanese degli uffici sono state effettuate perquisizioni da parte della Guardia di Finanza. Risultano indagati anche Enrico Vitali, socio dello studio, l'ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini e Alessandro Pansa, l'ex direttore finanziario dell'azienda. Interpellato sulla vicenda, l'ex ministro commenta: "Non ho mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica. Anche per questo, come sempre, ho assoluta fiducia nella giustizia".
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