La prima chiamata alla polizia per l'omicidio suicidio avvenuto questa mattina in largo Caccia Dominioni, a Milano, è arrivata attorno alle 6, quando la 49enne Jesusa Caronel ha telefonato in lacrime dicendo che suo marito l'aveva accoltellata. Secondo la ricostruzione fornita dalla donna, Rowell Alvarez, pregiudicato di 43 anni, si è svegliato e l'ha aggredita con un coltello. Le urla della Caronel hanno attirato i figli Billy, di 16 anni, e Jeane, di 20. La madre è scappata all'esterno, la figlia è stata ferita con alcune coltellate all'addome ma è riuscita a rifugiarsi dalla vicina di pianerottolo. Billy, invece, ha subito la furia del padre, che si è accanito su di lui con almeno 10 pugnalate. Il suo corpo è stato trovato nella camera dei genitori, accanto al letto. Sul materasso c'era Alvarez, che si è tolto la vita con un fendente alla gola. Ancora da accertare i motivi del delitto, anche se la moglie ha spiegato che negli ultimi tempi suo marito era depresso. Da quanto si è capito avrebbe colpito i figli perché intervenuti in auto della madre. L'uomo era uscito dal carcere a gennaio di quest'anno.

Rowell Alvarez il filippino, di 43 anni, che questa mattina ha ucciso il figlio di 16 anni in largo Caccia Dominioni, a Milano, e poi si è tolto la vita con lo stesso coltello. Il 6 gennaio 2005 aveva ucciso un marocchino in viale Stelvio durante una lite scoppiata per futili motivi. Il 30 gennaio 2014 era stato scarcerato e affidato ai servizi sociali. Aveva, inoltre, precedenti per resistenza e lesioni personali.
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