Un dramma nel dramma. L'anatomopatologo che ha depositato nei giorni scorsi alla Procura di Napoli nord la perizia effettuata sul corpo della piccola Fortuna Loffredo, 6 anni, trovata agonizzante nel cortile di casa il 24 giugno scorso, ha rilevato che la piccola era vittima di un abuso sessuale "cronico". La morte, avvenuta all'ospedale poco dopo il ritrovamento, "fu dovuta ad una grave lesività toraco addominale con lesione degli organi interni, fratture vertebrali e fratture del bacino e di entrambi i femori", lesività "compatibile con una caduta da oltre 10 metri".

La bimba, inoltre, era in cura presso la Asl perché soffriva di "condotte ipercinetiche, ritardi nell'apprendimento scolastico, immaturità psicoaffettiva, difficoltà nell'attenzione", e uno specialista le aveva prescritto due seduto di logopedia e psicomotricità a settimana. Forse questi disturbi erano legati agli abusi di cui era vittima. La mamma dice di non sapere nulla, di non essersi accorta di alcuna violenza, e continua a chiedere agli abitanti del condominio di parlare, di dire, anche in forma anonima, se sono a conoscenza di una o più persone che molestavano i bambini. Fortuna, si ipotizza, potrebbe essere stata gettata da una finestra del palazzo: l'ultima a vederla è stata un'amichetta vicina di casa, il cui fratellino è morto in circostanze analoghe l'anno scorso.
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