Dei duecento peli trovati sul cadavere della 13enne Yara Gambirasio, dieci sono umani. E due di questi appartengono a una stessa persona, che però non è Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere che da giugno si trova in carcere con l'accusa di aver ucciso la ragazzina di Brembate (Bergamo). sono questi i risultati delle analisi compiute dai consulenti del pm Letizia Ruggeri, Carlo Previderè e Pierangela Grignani, dei laboratori dell'università di Pavia. Se le indagini seguissero la strada di un complice di Bossetti, il suo Dna potrebbe essere confrontato con quello dei peli, che però sono senza bulbo e quindi non è semplice indicarne l'appartenenza genetica.
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