Spara altre cartucce Domnica Cemortan, la hostess moldava che si trovava sulla Costa Concordia la notte del naufragio, in compagnia del comandante Francesco Schettino. Dopo avergli lanciato un ultimatum affinché raccontasse "la verità", aver detto che un elicottero era arrivato sopra la nave per prelevare un borsone, ora aggiunge: "Io so cosa conteneva quella borsa, se me lo chiedono in Procura lo dico, ma finora non sono sembrati interessati". La donna ha precisato che l'oggetto è stato prelevato "da una persona che conosco e che aveva delle responsabilità sulla nave", che poi l'ha depositato sull'isola dove è stato portato via da un elicottero della Costa. "Io non ho visto l'elicottero - ha aggiunto - ma alla prossima udienza di Grosseto potrete chiedere spiegazioni agli avvocati della Costa".

E' inoltre emerso, sempre secondo quanto racconta Domnica, che Schettino "quella sera aveva tre telefoni" ma durante le indagini "abbiamo sentito le registrazioni solo di uno. Io non so chi abbia chiamato quella sera".

LA REPLICA DI SCHETTINO - Dal canto proprio, Francesco Schettino ha annunciato l'intenzione di denunciare la Cemortan. "Considerata la gravità delle affermazioni fatte a mezzo stampa e televisivo e non, rese dalla signora Cemortan nel corso degli interrogatori sostenuti nelle sedi giudiziarie - dice l'ex comandante della Costa Concordia - provvederò a esporre denuncia affinché si intraprendano le dovute azioni penali inerenti al reato di falsa testimonianza".
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