Il gup del Tribunale di Roma ha respinto la richiesta di rito abbreviato subordinato presentata dai difensori di Gabriele Paolini, il disturbatore televisivo, arrestato nel novembre dello scorso anno perché accusato di aver pagato cinque ragazzi minorenni per fare sesso con loro. Nei suoi confronti la Procura contesta i reati di induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale. Nell'udienza fissata oggi davanti al gup Donatella Pavone, gli avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller hanno chiesto che il loro assistito venisse giudicato con il rito abbreviato subordinandolo all'audizione dei cinque ragazzi vittime dei presunti abusi di Paolini. Il magistrato ha però respinto la richiesta, aggiornando il processo al prossimo 24 ottobre data in cui si deciderà sull'eventuale rinvio a giudizio. Al termine dell'udienza Paolini, che si trova attualmente agli arresti domiciliari, ha annunciato che alla prossima udienza farà dichiarazioni spontanee e depositerà una lettera che il 25 luglio scorso gli è stata inviata da Daniel (uno dei minori vittima degli abusi) che Paolini assicura essere il suo fidanzato. "Nella lettera - ha detto il disturbatore tv - mi esprime vicinanza per quello che sto vivendo affermando che tutto quello che ha fatto con me è stato per amore e non per soldi".
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