Sono errori su errori quelli che hanno portato a uno scambio di embrioni impiantati nel grembo della mamma sbagliata all'ospedale Pertini di Roma. Il primo sembra essere nato da due cognomi simili e i test genetici effettuati ieri sul Dna delle coppie coinvolte hanno confermato quanto sospettato inizialmente. Oggi invece si è saputo chi sono i veri genitori biologici dei gemelli grazie al test del Dna e della saliva. La donna che li porta in grembo infatti ha un patrimonio genetico diverso. Infine, è ancora da chiarire in quale giorno le coppie si sono sottoposte al "transfer": le aspiranti mamme parlano del 6 dicembre scorso, la Asl B del 4.

Entro domani verranno acquisite tutte le cartelle cliniche ma, al momento, non è stato ipotizzato alcun reato. Intanto l'ospedale ha sospeso le prime visite per le fecondazioni riguardo a nuove coppie.

Sul caso è intervenuto anche il giudice costituzionale Ferdinando Santosuosso per spiegare cosa preveda il diritto riguardo alla questione della genitorialità: "La legge dice che figlio è di chi lo partorisce", quindi la mamma che sta portando avanti la gestazione "non rischia di perdere i figli. Può perderli solo se decide di interrompere la gravidanza", mentre "la mamma genetica non ha nessun titolo, dal punto di vista giuridico, di rivendicare nulla".
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