"Eravamo quattro aspiranti mamme - racconta la 36enne romana i cui embrioni sarebbero stati impiantati per errore nell'utero di un'altra donna all'ospedale Sandro Pertini - Ora tre sono incinte e io no. Se lo scambio degli embrioni è avvenuto tra due delle mamme ora incinte, possono scambiarsi i figli dopo la nascita. Io, invece, che do in cambio?". E' disperata la donna, che ripercorre quel giorno, il 4 dicembre scorso: "Ero al mio secondo tentativo di transfer. Mi dovevano essere impiantati tre embrioni di classe A, i migliori. Mi chiamano per seconda. Non faccio in tempo a mettere piede in camera operatoria e mi rispediscono indietro", dicendole: "Scusi, ci siamo sbagliati, non è il suo turno". Poi i sanitari hanno chiamato un'altra ragazza, della sua stessa età e con un cognome simile. "Ho aspettato una mezz'ora - continua nel suo racconto la 36enne - Quando è arrivato il mio turno ho detto, credo a una portantina, una battuta del tipo: quanto ho dovuto aspettare. E lei mi ha risposto: che, vuoi gli embrioni di un'altra?". La donna intanto si è sottoposta a un terzo tentativo di fecondazione ma senza successo. "Ho saputo in seguito che anche quella ragazza ha avuto un impianto di tre embrioni di classe A. Potrebbe essere avvenuto allora l'errore? Vorrei saperlo".
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