Entrare a vedere una mostra e uscire portandosi via un'opera d'arte, senza che nessuno se ne accorga. Difficile che accada al Louvre con la Gioconda o in qualche altro grande, sorvegliatissimo museo. Ma può accadere, ed è accaduto, a Napoli, in occasione di una kermesse dedicata a "L'eterno femminino", allestita al complesso di San Severo al Pendino e patrocinata dal Comune. Una mostra legata anche ad un concorso. L'opera in questione è "Il bacio", una scultura di Chiara Rojo (peso quattro chili, valore 15mila euro) affermata artista partenopea. Che ieri ha ricevuto una telefonata dagli organizzatori, che, imbarazzatissimi, le comunicavano: "Qualcuno ha rubato la sua scultura, siamo desolati". E nessuno ha visto nulla? No, nessuno. Inoltre nel salone non ci sono telecamere di videosorveglianza. Dunque, per ritrovare l'opera, dopo la denuncia contro ignoti, si è dovuta mobilitare la stessa scultrice. Con un appello, lanciato dalle pagine del quotidiano locale Il Mattino. "Vi prego, restituitemela". Poi l'amarezza: "Evidentemente a Napoli non si possono fare mostre d'arte, non c'è la cultura, occorre andare in altre città".
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