Quando ha trovato quei soldi in un vecchio mobile, 100 milioni di vecchie lire, Claudia Moretti, 42 anni e un lavoro precario a Pesaro, pensava di poter realizzare qualche sogno, primo fra tutti la tranquillità economica almeno per un po'. E invece la Banca d'Italia le ha subito aperto gli occhi: quelle banconote sono carta straccia.

La storia, inverosimile, raccontata dal Messaggero, è andata in scena a Viterbo: "Mi hanno detto che, visto che sono trascorsi più di dieci anni dall'entrata in vigore dell'euro, non ho più titoli per rivendicare l'equivalente", circa 51mila euro. La donna, però, non si è data per vinta e ha dato mandato a un legale di Agitalia perché l'aiuti a riscuotere quella somma.

Il denaro è stato trovato in un mobile all'interno dell'appartamento in cui viveva lo zio di Claudia Moretti, morto nel 2000 a 81 anni. "All’inizio di quest’anno, con mio padre, ci siamo decisi a liberarlo per avviare dei lavori di ristrutturazione. E aprendo un mobile che conteneva fra l’altro un vecchio grammofono, ci siamo imbattuti in quella cassettina grigia di metallo, che si poteva aprire con una chiavetta. Dentro, la sorpresa". La gioia è durata poco, almeno secondo quanto le hanno detto quelli di Bankitalia. E' anche vero, però, come hanno spiegato i responsabili di Agitalia, che il termine dei dieci anni previsto per il cambio lira/euro decorre da quando la persona in questione acquisisce la condizione di poter esercitare il suo diritto, quindi dal giorno del ritrovamento. La battaglia legale è appena cominciata.
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