E' stato rinviato a giudizio Francesco Furchì, l'uomo accusato dell'omicidio del consigliere comunale di Torino Alberto Musy. Lo ha deciso il gup Francesco Gianfrotta, stabilendo che l'imputato compaia davanti alla Corte d'assise torinese il prossimo 31 marzo per rispondere di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione.

Durante l'udienza preliminare, Furchì ha parlato per circa un'ora: "Sono innocente - ha dichiarato - e continuerò lo sciopero della fame iniziato da un mese. Non ho paura di guardare negli occhi nessuno". Secondo la procura, l'uomo avrebbe sparato a Musy per tre ragioni: la mancata raccomandazione del figlio di un politico suo amico per un posto all'università; il mancato ottenimento di cariche comunali dopo le elezioni; il mancato impegno di Musy nel sostenerlo nella scalata alla Arenaways, società ferroviaria.

La vittima, il 21 marzo 2012, è stata raggiunta da alcuni colpi di pistola davanti alla propria abitazione; dopo 19 mesi di coma, Musy è morto il 23 ottobre scorso.
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