Una 40enne con un tumore al seno sinistro ha portato in tribunale l'azienda sanitaria di Rimini: secondo la sua denuncia, i sanitari hanno sottoposto a radioterapia il seno sbagliato, quello destro, e ora il cancro rischia di tornare. Nel 2011 era stata riscontrata la malattia e dopo un'operazione, la chemio e la radioterapia effettuata al seno sbagliato per 22 volte ha denunciato l'ospedale per lesioni.

Il 16 dicembre scorso a Rimini si è svolta l'udienza preliminare davanti al gip, e la Procura, in seguito al sequestro delle cartelle cliniche e a una perizia affidata a due esperti di Milano, aveva chiesto l'archiviazione, in quanto non vi sarebbero state lesioni penalmente rilevanti. L'avvocato della donna, però, si è opposto e ha presentato una serie di perizie di parte con un danno quantificato in "una riduzione delle possibilità di sopravvivenza della paziente non inferiore al 20 per cento". Il gip si è riservato la decisione. E in fase di stallo è anche la causa civile con una richiesta di risarcimento pari a 800mila euro, dopo un non riuscita conciliazione, e dopo che l'udienza fissata per lo scorso martedì è slittata a causa dell'assegnazione a un giudice non competente.

L'errore nell'effettuare la radioterapia al seno sbagliato era stato comunque ammesso dal primario.
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