Chi si aspettava le dimissioni è rimasto deluso. Il ministro delle Pari Opportunità, Josefa Idem, ha convocato i giornalisti a Palazzo Chigi, oggi pomeriggio, non per annunciare l'abbandono dell'attuale incarico ma per fare chiarezza dopo essere finita nella bufera per presunti abusi edilizi ed evasione fiscale. "Ho aspettato a parlare - ha detto - perché intervengo in base a fatti concreti e non su ipotesi, chiacchiere, libere interpretazioni o documenti sparpagliati qua e là. Le parole vanno usate con cognizione di causa perché possono essere pietre e questa volta sono state pietre scagliate contro di me con brutalità e inaudita violenza. Mi hanno dato della ladra - ha affermato visibilmente scossa - della puttana, hanno scritto Sefi la furbetta dell'Imu". "Ma io sono una cittadina onesta. Vi sono state irregolarità e ritardi e sanerò quel che c'è da sanare" ha aggiunto spiegando di aver imparato tanto nella sua carriera, ma "non a fare la commercialista, oppure la geometra e nemmeno l'ingegnera". Per questo - ha detto - "visto il peso del mio lavoro e le assenze dovute all'attività, ho delegato tutte le mie questioni amministrative, quelle fiscali e quelle edili a persone a me vicine e professionisti, dando un'indicazione chiara: voglio che tutto sia fatto nel rispetto delle regole". Nei dettagli è entrato il suo avvocato. Chiarendo, innanzitutto, che per quanto riguarda l'ipotetico abuso edilizio, non sono state rilevate violazioni di carattere penale ma solo irregolarità amministrative per le quali il ministro ha già pagato la relativa sanzione. Ieri è stata presentata una Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) in sanatoria che mette la parola fine al problema della sistemazione della palestra con l'attigua sala hobby; non si tratta di opere di ristrutturazione ma di restauro conservativo. Quanto al capitolo Ici-Imu, "non è affatto vero che non sono state pagate" ha assicurato il legale, Luca Di Raimondo. Entro i termini di legge è stata dichiarata quale fosse la dimora familiare (obbligo previsto dall'Imu) e si è proceduto al pagamento con ravvedimento operoso consentito dalle norme in vigore. Sottolineando la differenze tra Ici e Imu, l'avvocato ha comunque assicurato che nel momento in cui emergessero profili di irregolarità relativamente all'esenzione dell'Ici, saranno pagate sanzioni e interessi. Infine la questione dei contributi previdenziali versati dal Comune di Ravenna quando la Idem era assessore, dopo che era stata assunta un mese prima dall'associazione di cui il marito era presidente. Incarichi poi entrambi lasciati per affrontare gli allenamenti per le qualificazioni pre-olimpiche. Dalla sequenza degli avvenimenti, secondo l'avvocato Di Raimondo, emerge che "la linearità del comportamento della ministra è adamantina". Chiarita ogni cosa dunque. Non tutti però sono convinti. "Vista l'irrilevanza dei fatti, in Germania nessuno si sarebbe dimesso e non mi dimetto" ha risposto Josefa Idem agli insistenti cronisti. Ma la politica pare non accontentarsi. La Lega, a conferenza stampa conclusa, rinnova la richiesta di dimissioni e il M5S definisce "imbarazzante" la difesa dell'ex canoista.
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