A Salisburgo si è concluso il vertice dell'Unione Europea tra i Capi di Stato e di governo dell'Ue in cui si è parlato soprattutto di immigrazione e anche (se pure poco) di Brexit.

Dopo quattro ore di dibattito restano le distanze fra i 28 leader riguardo i migranti mentre si è trovato un accordo sulla necessità di coinvolgere paesi terzi, incluso l'Egitto sostenitore del generale libico Haftar.

"Ci siamo detti un po' tutti che dobbiamo arrivare a delle conclusioni sull'immigrazione - ha dichiarato Conte - perché più tardiamo e più siamo in difficoltà. Ci vuole un sistema di ridistribuzione condiviso".

Sul tavolo "c'è l'ipotesi che i Paesi che non partecipano in termini di sbarchi o di restribuzione, versino un contributo finanziario", ha spiegato Conte.

Il premier, che ha negato la possibilità di un nuovo referendum sulla Brexit, è anche tornato su Frontex: "Pensare di destinare 500-600 milioni all'Africa, comparati ai miliardi dati alla Turchia, è assolutamente irragionevole. Non possiamo permettere che la Cina crei un canale privilegiato con loro".

Infine sulla manovra: "Sono in costante contatto con Tria, siamo in piena fase di elaborazione della manovra e in questo momento non ha senso tirare fuori numero. Voglio farlo come esito di un processo. Non impicchiamoci in questo momento ai decimali".

(Unioneonline/M)

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