Dopo l'annuncio dell'indagine a suo carico per sequestro di persona aggravato per il caso della nave Diciotti, il ministro dell'Interno Matteo Salvini è tornato a parlare del nodo migranti in un'intervista a Rtl 102.5, esaminando i dati in possesso del Viminale sugli irregolari.

"Entro autunno stiamo lavorando per fare gli accordi di espulsione e rimpatrio volontario assistito con tutti i Paesi di provenienza", ha dichiarato il vicepremier che ha però precisato: "Per ora l'unico che funziona è con la Tunisia. Noi organizziamo due charter a settimana per un'ottantina di espulsioni, però capite che se ogni settimana, fra tunisini, nigeriani e altri, ne espelliamo 100, ci mettiamo 80 anni a recuperare i 5-6-700mila immigrati entrati negli ultimi anni".

Il leader leghista ha poi annunciato che si recherà a Tunisi entro la fine del mese per una missione diplomatica: "Da lì ne sono arrivati più di 4mila e non c'è guerra, carestia, peste e non si capisce perché".

Dall'insediamento del governo Conte lo scorso giugno il ministero dell'Interno non ha ancora stipulato alcun accordo con nessuno dei principali Paesi di provenienza dei migranti.

(Unioneonline/F)

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