"Nonostante la nostra disponibilità di porti siciliani, la nave Ong va in Spagna, con donna ferita e due morti... Non sarà che hanno qualcosa da nascondere???".

Fanno discutere le parole del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha così commentato su Twitter la decisione della Ong Proactiva Open Arms di fare rotta verso le coste spagnole dopo il salvataggio di una donna camerunense, Josephine, e il recupero di due cadaveri in mare, quelli di una donna e un bambino.

Ma la risposta della Ong è netta: ''Ci dirigeremo verso la Spagna - ha detto il direttore delle operazioni di bordo della Open Arms, Riccardo Gatti, in un'intervista a InBlu Radio - anche se l'Italia ci ha dato la disponibilità di un porto di sbarco a Catania. Ma rifiutiamo il porto di sbarco italiano dopo le dichiarazioni del governo e per il fatto che non crediamo che in Italia ci sia un porto sicuro''.

''Siamo anche preoccupati - ha sottolineato Gatti - per la donna da noi salvata, per la sua tutela e la piena libertà nel rendere una testimonianza in sicurezza perché Salvini ha dichiarato che tutto ciò che abbiamo detto è una fake news. Questo ci fa pensare che non sia sicuro attraccare in Italia".

''Temiamo che tutte queste dichiarazioni del governo italiano vadano tutte nella stessa direzione: la criminalizzazione delle Ong. Purtroppo la spregiudicatezza di queste accuse non può farci stare tranquilli. A Lampedusa - ha aggiunto Gatti - saremmo già arrivati. Per il porto di Catania ci vorrebbe un giorno mentre per arrivare in Spagna ci vorranno circa 3 giorni".

"Abbiamo richiesto il porto spagnolo più vicino, probabilmente sarà Palma di Maiorca''.

(Unioneonline/D)

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