Sarà la Procura di Livorno a decidere sulla vicenda della compagnia di navigazione sarda GoInSardinia, finita nella bufera alla fine dell'agosto del 2014, a causa dell'interruzione del collegamento Olbia-Livorno.

Il giudice del Tribunale di Tempio, Andrea Pastori, ha dichiarato la sua incompetenza per il fascicolo penale aperto a carico dell'imprenditore teresino Giovanni Paolo Scanu, amministratore unico di GoInSardinia, e dell'armatore greco Yannis Vardinoyannis, presidente della compagnia Anek Lines, che aveva noleggiato il traghetto El Venizelos, usato per la tratta Olbia-Livorno.

Per i due l'accusa è quella di interruzione di pubblico servizio.

L'estate del 2014 si concluse con una situazione disastrosa, anche per l'immagine della Sardegna. Migliaia di passeggeri rimasero a terra, nell'Isola e in Toscana, a causa dell'improvvisa cancellazione delle corse.

La Anek, contestando il mancato pagamento del noleggio del traghetto, riportò nel porto del Pireo, ad Atene, la motonave "El Venizelos".

Il Tribunale di Tempio non tratterà il caso e il procedimento, di fatto, riparte da zero. Nessuno dei passeggeri e nessuna associazione di consumatori si è costituito parte civile.

Nessun commento da parte del legale di Giovanni Paolo Scanu, il penalista Tommaso Masu.

Erano state le difese a porre la questione sulla competenza territoriale. A seguito di questa vicenda, la società GoInSardinia, è fallita.

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