Per tre anni - dal 2014 al 2016 - ha nascosto parte della corrispondenza che avrebbe dovuto consegnare in qualità di dipendente di una società privata specializzata nel settore.

Quasi mezza tonnellata di posta non recapitata dal fattorino infedele, un 33enne residente a Poirino (Torino), perché "non lo pagavano abbastanza".

I carabinieri lo hanno scoperto quasi per caso: lo hanno fermato alla guida dell'auto per un banale controllo stradale. In tasca gli hanno trovato un coltello a serramanico lungo 20 centimetri, sul sedile posteriore della vettura 70 lettere di un corriere privato di cui l'uomo è stato dipendente prima di licenziarsi, nel 2017, sempre per lo stipendio "troppo basso".

Nell'appartamento del 33enne sono stati poi trovati 400 chilogrammi di corrispondenza, tra cui lettere di banche, estratti conto e bollette telefoniche.

Il portalettere infedele è stato denunciato per porto abusivo d'armi, sottrazione a appropriazione indebita di corrispondenza.

(Unioneonline/L)
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