"Io sono napoletana e un narratore napoletano ha nel DNA squarci di ironia che chi è nato al Nord probabilmente non possiede".

Così Franca Leosini risponde agli strali lanciati dalla criminologa Roberta Bruzzone, che ha criticato il vocabolario utilizzato della giornalista protagonista di due puntate di "Storie Maledette" su Sarah Scazzi, intervistando Sabrina Misseri e Cosima Serrano.

"'Ha placato gli ardori lombari', 'si è rinforcato le mutande': ma stiamo scherzando? - la polemica della Bruzzone -. Trovo stucchevole anche fare certe affermazioni culturali o certe citazioni complesse davanti a una ragazza che con ogni probabilità non ha un'estrazione socio-culturale compatibile. Perché andare a sbandierare una cultura che questa persona non ha? Perché metterla in difficoltà? Qual è l’obiettivo?".

"Non entro sulle scelte lessicali né su quelle di appartenenza ai vari programmi della dottoressa Bruzzone – si è difesa la giornalista su Radio Capital –. Ognuno ha il suo lessico. Io parlo così. Sono napoletana e riporto questa identità anche nella fantasia del linguaggio. Sono una che non dice 'rimettersi i pantaloni' ma 'inforcare i pantaloni'. È un mio filone di ironia deformante".

(Unioneonline/D)

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