Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, a una delle tante lettere dei pazienti diabetici che lamentano tagli alla sanità pubblica; in particolare risponde a quella dell'Associazione Diabete Mellito e Celiachia Sardegna (ADMO) di Sassari, qui pubblicata ieri.

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"Gentile signor Calvisi,

non riesco a immaginarmi in Sardegna una persona con diabete mellito a cui sia stato ridotto, per motivi economici o per un indirizzo politico, il numero delle strisce reattive, l'uso dei microinfusori e dei sensori "nonostante abbia delle glicemie pericolosamente variabili".

Andrebbe contro i principi che mi hanno guidato nella mia professione medica ancor prima che come persona attenta ai diritti dei malati e dei loro familiari.

Le indicazioni date dalla Giunta nel 2016 sono quelle che la Consulta diabetologica, composta da diabetologi e ricostituita dopo 5 anni, ha preparato con un documento seguendo le linee guida delle società scientifiche diabetologiche italiane ed internazionali.

La prescrizione dei microinfusori o dei dispositivi di monitoraggio continuo della glicemia segue quindi le indicazioni dei medici specialisti in Diabetologia.

Il disagio della puntura del dito per il monitoraggio della glicemia, pur evidente e comprensibile, non rientra tra le indicazioni per prescrivere i dispositivi CGM di monitoraggio continuo della glicemia, ma segue precise indicazioni (ADA Standard Medical care Diabetes 2018).

Qualora il diabetologo ritenesse sicuro e appropriato prescrivere un dispositivo per il monitoraggio continuo della glicemia, per prevenire l'ipoglicemia o la cosiddetta ipoglicemia inconsapevole, lo potrà fare.

Qualora i diabetologi dichiarassero che i microinfusori e i sistemi di monitoraggio continuo debbano essere prescritti, sarà compito della politica acquisire i dispositivi migliori al miglior prezzo possibile.

Quindi nessuna volontà autolesionista della "politica cinica" di andare contro i pazienti e i loro familiari, in particolare per una patologia come il diabete mellito tipo I, che in Sardegna ha una incidenza tra le più alte del mondo; resto a disposizione per un sereno e proficuo confronto, anche per dimostrare che non voglio bollire a fuoco lento i diritti delle persone".

Luigi Arru

(Assessore regionale della Sanità)

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LA LETTERA DI ADMO

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