Nell'Isola ci si vaccina più che nel resto d'Italia.

È quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione sulle coperture vaccinali in età pediatrica.

Ecco, nel dettaglio, la percentuale di copertura vaccinale malattia per malattia. Per quanto riguarda la polio è al 95,66%, a fronte di un dato nazionale del 93,33%. Per la difterite è al 95,63% (dato nazionale 93,56%), per il tetano 95,64% (nel resto d'Italia 93,72%).

La pertosse è al 95,61% (in Italia 93,55%), l'epatite B al 95,63% (dato nazionale 92,98%), l'influenza di tipo b al 95,6% (in Italia al 93,05%)

Infine arrivano le malattie per cui la Sardegna, pur attestandosi - e non di poco - al di sopra della media nazionale, non raggiunge quel 95% che è la soglia di sicurezza raccomandata dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) affinché i virus non circolino.

Abbiamo il morbillo, copertura al 90,29% contro l'87,26% nazionale. E poi la parotite (Isola al 90,29%, Italia all'87,26%), la rosolia (90,27%, contro l'87,19% nazionale), la varicella (77,91% contro il 46,06% in Italia).

E, per chiudere, il meningococco C all'87,87%, contro l'80,67% nazionale, e lo pneumococco coniugato (94,21% contro l'88,35% in Italia).

L'Isola va male invece sul vaccino antinfluenzale: la percentuale di copertura è al 41,64%, contro un dato italiano complessivo del 52%. L'obiettivo minimo da perseguire è fissato al 75%, quello ottimale - come per tutti gli altri vaccini - al 95%.

La Regione nella legge finanziaria del 2017 ha autorizzato la spesa di 50mila euro per realizzare "campagna di comunicazione finalizzate a sensibilizzare, informare ed educare le comunità sull'importanza delle vaccinazioni".

(Redazione Online/L)
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