Un avvocato, una cancelliera della Procura di Bari e il direttore di Arca Puglia Centrale (agenzia regionale della Casa) sono tra gli arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti per l'assegnazione di alloggi popolari.

Per Fabio Mesto, Teresa Antonicelli e Sabino Lupelli l'accusa è di concorso in corruzione in atti giudiziari, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.

Secondo gli inquirenti, Antonicelli - dietro istigazione degli altri due - avrebbe effettuato abusivamente, nello stesso giorno, varie interrogazioni sul registro informatico delle notizie di reato, al fine di acquisire informazioni riservate su persone indagate. Per accedere avrebbe utilizzato le credenziali del sostituto procuratore Savina Toscani, titolare del procedimento nei confronti di Lupelli, delle quali la cancelliera aveva la temporanea disponibilità.

Come corrispettivo per quell'attività, avrebbe poi chiesto l'intervento di Lupelli per avere la sostituzione dell'immobile che lei stessa occupava con un'altra abitazione più confortevole; e il direttore di Arca Puglia Centrale le avrebbe accordato il favore e avrebbe poi convocato immediatamente, davanti sia ad Antonicelli sia a Mesto, il personale dell'ente per dare le direttive e soddisfare la richiesta della cancelliera.

(Redazione Online/s.s.)
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