Anche il New York Times lancia l'allarme fake news in Italia.

Il prestigioso quotidiano d'Oltreoceano ha dedicato una lunga inchiestra al rischio di bufale finalizzate al condizionamento delle opinioni dei cittadini in vista delle prossime elezioni politiche.

Il nostro Paese sarebbe il prossimo obiettivo di una strategia di destabilizzazione che ha già influenzato gli elettori di Olanda, Francia, Usa e Gran Bretagna.

E c'è di più, perché per il Nyt il nostro Paese è "l'anello debole", potenzialmente in grado di mettere a rischio l'integrità della Ue.

L'inchiesta del Times, come altre inchieste che si sono occupate del tema, ha messo in luce i legami tra i vari siti che puntano ad alimentare le proteste dei gruppi anti-estabilishment.

E tutti o quasi sarebbero riconducibili ad attivisti vicini alla Lega o al Movimento 5 Stelle.

Il codice identificativo per la pubblicità di Google (Google adsense) di molti dei siti che spacciano fake news sarebbe lo stesso della pagina ufficiale del movimento Noi con Salvini, che poi è lo stesso di una pagina web a supporto dei 5 Stelle e di altre pagine a favore di Vladimir Putin.

Noi con Salvini si è rifiutato di commentare, mentre i pentastellati hanno spiegato che si tratta di pagine create da fan e dunque non direttamente riconducibili al Movimento.

Facebook - secondo le indiscrezioni del New York Times - avrebbe deciso di schierare una task force tutta italiana per vigilare sulla diffusione delle fake news.

E l'argomento continua a infiammare il dibattito politico, a pochi giorni dalla clamorosa bufala di Boldrini e Boschi ai funerali di Totò Riina.

RENZI - Proprio di fake news ha parlato Matteo Renzi nella giornata d'apertura della Leopolda. "Siamo sotto attacco - ha detto l'ex premier - riversano su di noi le bufale perché facciamo paura, perché le persone libere fanno paura. Non sottovalutiamo questa cosa". E ancora: "Non è uno scherzo, è una tecnica che punta a cambiare il dibattito democratico di questo Paese: io ho sottovalutato questo problema quando ero a Palazzo Chigi, ma ora emerge che tutte queste notizie sono riconducibili a fonti vicine ai partiti politici".

DI MAIO - Di Maio invoca invece il controllo dell'Ocse. "Se c'è il pericolo che questa campagna sia inquinata dalle fake news, anche se mi preoccupa più il voto di scambio - ha detto - allora rilancio e dico che invochiamo il controllo dell'Ocse. Anche il M5S è impegnato nella lotta alle bufale, anche io sono vittima di false notizie in rete ma a volte anche sui quotidiani e i telegiornali".

(Redazione Online/L)
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