Un 52enne è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia, riduzione in schiavitù e violenza sessuale pluriaggravata.

L'uomo, italiano, è stato fermato all'alba dai militari della Compagnia di Lamezia Terme.

Tra le accuse contestate, quella di aver violentato più volte la convivente di nazionalità romena (classe '88) davanti ai figli di 9 e 3 anni.

Tutta la famiglia viveva in condizioni di estremo degrado a Catanzaro: la loro "casa" era una piccola baracca fatiscente, priva di illuminazione e di servizi. Ambiente angusto, insalubre, infestato da topi e insetti, con secchi della spazzatura e letti in cartone al posto dei servizi igienici.

La donna, badante della precedente compagna dell'indagato (deceduta), era segregata da circa 10 anni e praticamente costretta in stato di schiavitù, subendo reiterate e crudeli violenze sessuali - dalle quali sono nati i due bambini - e inaudite e gravi lesioni, anche alle parti intime durante i periodi di gravidanza, alcune delle quali suturate con una lenza da pesca direttamente dall'uomo.

Non le è mai stato consentito di avere relazioni sociali e di ricevere cure mediche quando era incinta, ed era stata costretta a non lavarsi per oltre un anno.

Molte delle violenze patite dalla donna sono avvenute alla presenza dei due minori che, talvolta, venivano minacciati di essere resi partecipi delle brutalità.

In considerazione delle gravissime condizioni di degrado riscontrate, le tre vittime sono state immediatamente trasferite in località protetta.

L'uomo è stato tradotto nel carcere di Catanzaro.

(Redazione Online/D)

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