Si è chiusa, davanti ai giudici della Corte d'Assise di Brescia, il processo in cui era imputato, insieme ad altri 47 indipendentisti, Doddore Meloni.

Meloni è morto il 5 luglio 2017 e, fa sapere il legale Cristina Puddu con una nota, che "mentre per gli altri è stato disposto lo spostamento del processo a Rovigo, la posizione di Doddore, in considerazione della sua scomparsa, è stata stralciata e decisa con una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato".

Poi la nota continua: "Come da noi sostenuto in questi anni di indagini e udienze, il fatto di aver costituito pacificamente l'Alleanza tra Popoli e Nazioni storiche non deve essere intesa come attività terroristica ed eversiva dell'ordine democratico".

E ancora: "È un'assoluzione postuma per Doddore Meloni che ha sempre combattuto, ripetendo con piena convinzione e ragione 'L'indipendenza è un mio diritto'".

Ieri, gli indipendentisti veneti hanno consegnato una targa in ricordo di Doddore, "per onorare, con riconoscenza, l'insegnamento e il sacrificio del patriota indipendentista sardo".

Secondo l'accusa, era ritenuto uno dei partecipanti all'associazione eversiva coinvolta nel presunto complotto separatista per l'indipendenza del Veneto.

(Redazione Online/m.c.)

La targa per Doddore Meloni
La targa per Doddore Meloni
La targa per Doddore Meloni
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