Sono decine di migliaia gli unionisti catalani scesi in piazza oggi a Barcellona per protestare contro la dichiarazione d'indipendenza votata dal Parliament.

Il corteo, organizzato dalla Societat Civil Catalana, che ha parlato di oltre un milione di persone nelle strade, è iniziato poco dopo mezzogiorno sotto lo slogan "La Catalogna è tutti noi!".

Secondo la polizia urbana, i partecipanti alla manifestazione sono circa 300mila.

L'associazione in un comunicato spiega che "l'applicazione dell'articolo 155 garantisce l'autogoverno in Catalogna e al momento è una misura necessaria per garantire il rispetto dello stato di diritto e delle leggi". I manifestanti unionisti scenderanno in piazza "a favore della democrazia, della convivenza e del dialogo all'interno della legge".

Lo scorso 8 ottobre, il centro di Barcellona aveva già ospitato una mobilitazione contro l'indipendenza della Catalogna a cui avevano partecipato 350mila persone secondo le autorità (un milione per gli organizzatori).

IL BELGIO: "NO ALL'ASILO POLITICO PER PUIGDEMONT" - Intanto il primo ministro belga Charles Michel ha affermato che l'ipotesi di concedere asilo politico al presidente catalano destituito da Madrid Carles Puigdemont "non è assolutamente all'ordine del giorno" del governo belga.

Il premier ha parlato dopo che un ministro del suo esecutivo, Theo Francken, esponente dell'Alleanza Neo-Fiamminga Nva, aveva evocato in mattinata l'ipotesi, facendo infuriare il portavoce del Partito popolare spagnolo Esteban Gonzalez Pons, che l'aveva bollata come "inaccettabile".

Secondo quanto si apprende il ministro degli esteri spagnolo Alfonso Dastis, Puigdemont, "se non si troverà in carcere", potrà "teoricamente" partecipare alle elezioni regionali in programma per il prossimo 21 dicembre.

Nel frattempo però la Procura spagnola potrebbe incriminare Puigdemont per "ribellione" e spiccare un mandato d'arresto per l'ex presidente catalano.

(Redazione Online/s.a.-F)

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