L'appuntamento è fissato per la mattina di giovedì 26 ottobre: in quella data il Parlamento della Catalogna si riunirà in riunione plenaria per discutere della risposta da dare a Madrid dopo che l'esecutivo centrale, guidato dal premier Mariano Rajoy, ha detto di volere imporre il proprio governo diretto sulla regione.

Ad annunciarlo è stato il portavoce del partito catalano Junts pel Sí (JxSí), il quale ha spiegato che il suo movimento intende lanciare un appello legale contro l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione chiesto dal governo e che il Senato spagnolo dovrebbe approvare in plenaria venerdì.

LA PLENARIA A BARCELLONA - Si deciderà nei prossimi giorni, invece, l'agenda per la plenaria di giovedì a Barcellona, che probabilmente metterà ai voti una risoluzione che annulli la sospensione della dichiarazione di indipendenza della Catalogna, proclamata dal governatore Carles Puigdemont lo scorso 10 ottobre.

Nell'ultima lettera inviata a Rajoy, Puigdemont aveva scritto che "se il governo dello Stato persiste nell'impedire il dialogo e continua la repressione", il Parlamento locale "potrà procedere, se lo ritiene opportuno, a votare la dichiarazione formale d'indipendenza che non ha votato il giorno 10 ottobre".

Sabato il governo di Madrid ha proposto in applicazione dell'articolo 155 della Costituzione di destituire tutto l'esecutivo catalano, limitando le funzioni del Parlamento regionale e assumendo le competenze per convocare nuove elezioni regionali entro sei mesi: queste misure andranno approvate dal Senato spagnolo, che si riunirà, come già detto, il prossimo venerdì.

UN'ALTRA OPPORTUNITÀ - Il vicepremier spagnolo, Soraya Saenz de Santamaria ha affermato che il governo catalano ha una possibilità prima che il Senato venerdì approvi definitivamente le misure proposte dal governo, cioè quella che Carles Puigdemont vada in Senato e faccia le dichiarazioni che ritiene opportune. "Così sentiremo tutti cosa ha da dire. La cosa migliore è dire le cose pubblicamente e apertamente", ha aggiunto assicurando che da sabato fra il governo di Rajoy e quello catalano di Puigdemont non ci sono stati contatti.

Quanto alla possibilità che, prima che il Senato approvi le misure dell'articolo 155, il presidente della Generalitat chiarisca che non ha dichiarato l'indipendenza, il vicepremier ha detto che "il Senato ha la capacità di adattarsi a ciò che fanno Puigdemont e il Parlament".

(Redazione Online/m.c.)

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