Quattro casi di malaria nel Tarantino.

Si tratta di altrettanti braccianti agricoli che risiedono e lavorano nelle campagne di Ginosa e Castellaneta, tre maghrebini e un sudanese tutti di età compresa tra i 21 e i 37 anni.

Lo ha reso noto la Asl di Taranto: i pazienti si sono recati in ospedale con i classici sintoni - febbre, vomito, diarrea - e in alcuni casi anche cefalea e dolori addominali.

Dopo gli esami di laboratorio i medici hanno confermato la diagnosi, si tratta di malaria.

E del più aggressivo dei parassiti, il Plasmodium falciparum, trasmesso dalla zanzara anofele, che attacca e distrugge i globuli rossi.

Tre dei quattro pazienti sono già fuori pericolo, l'altro è sfebbrato ma ha ancora bisogno di terapie di supporto.

Dalla Asl precisano che non c'è rischio contagio e la situazione non desta preoccupazione, nè dal punto di vista sanitario nè da quello sociale.

Il problema, come nel caso della bambina morta a Trento lo scorso 5 settembre, è capire come siano stati colpiti i quattro braccianti, che non sono stati nei loro Paesi d'origine ultimamente.

L'ipotesi è che la zanzara sia arrivata con qualche pacco di alimenti che gli uomini ricevono periodicamente dai Paesi d'origine.

(Redazione Online/L)

© Riproduzione riservata