I carabinieri del comando provinciale di Varese hanno trovato un sacchetto contenente resti di ossa di cranio in un campo a Garbagnate Milanese, vicino al capoluogo lombardo.

I militari ipotizzano che si tratti dei resti della testa di Marilena Rosa Re, la 58enne promoter di Castellanza, nel Varesotto, decapitata e uccisa dal suo vicino di casa, il 64enne Vito Clericò, che ha confessato l'omicidio.

Dopo essere scomparsa lo scorso 30 luglio, la donna è stata trovata senza vita nell'orto di casa sua il 12 settembre.

È stato proprio Clericò, amico della vittima, a indicare alle forze dell'ordine il luogo in cui scavare per recuperare il corpo.

L'uomo ha raccontato di aver tagliato la testa della 58enne con degli utensili e di aver agito da solo, senza complici.

Ora è in carcere con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, nel 2014 la vittima aveva affidato al presunto omicida 90mila euro che il 31 luglio 2017, il giorno dopo la sua scomparsa, doveva versare all'Agenzia delle Entrate per saldare un debito con il Fisco.

Negli ultimi tempi Marilena sarebbe però venuta a sapere che l'amico aveva speso l'intera somma; fatto che durante l'interrogatorio Clericò ha giustificato dicendo di aver utilizzato quei soldi per pagare diverse bollette.

(Redazione Online/F)

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